di Sergio Berlato*
Chi di noi ha dimenticato Graziano Stacchio? Impossibile in quanto il benzinaio vicentino, difendendo una giovane commessa dall’attacco di cinque malviventi, è un esempio di rettitudine e di civiltà che scuote ancora le coscienze, l’opinione pubblica e desta emozione.
Anche per questo motivo ho deciso di presentare in Consiglio regionale del Veneto una mozione nella quale si chiede alla Giunta di “intervenire presso il Parlamento nazionale, presso il Governo e presso le autorità competenti affinché sia correttamente ed integralmente applicato l’art. 52 del Codice penale in modo tale che sia garantito al cittadino, che detiene regolarmente un’arma, il diritto alla legittima difesa se minacciato della sottrazione dei propri beni o nella sua incolumità personale o di quella dei propri cari”.
Era importante farlo per dare una prova tangibile della vicinanza politica che le Istituzioni dovrebbero avere nei confronti di tutti quei cittadini che corrono il rischio di essere vittime due volte: la prima da malviventi che si introducono nelle loro proprietà o esercizi commerciali con il chiaro intendo di commettere azioni illecite; la seconda di quei giudici che paradossalmente emettono sentenze garantiste nei confronti dei delinquenti stessi, condannando i cittadini che si sono difesi invece che i ladri o i banditi che hanno tentato di rubare o ammazzare.
Il testo della mozione tende a voler impegnare il Governo ad una corretta ed integrale applicazione dell’art.52 del Codice penale, che disciplina la legittima difesa e stabilisce che non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto “dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”.
Ci sono tanti cittadini onesti, in regola con la legge, che detengono legalmente un’arma: questi cittadini non possono più vivere nella sensazione che le Istituzioni stiano dalla parte dei delinquenti. In tutti i paesi progrediti il diritto alla legittima difesa è sancito e salvaguardato. Occorre che anche in Italia – dove il premier Matteo Renzi ha appena dichiarato che ha nel cassetto una legge che restringerà ancor di più le possibilità per un cittadino di possedere un’arma legalmente registrata – il diritto alla legittima difesa sia rispettato.
La Mozione da me presentata è stata approvata a larga maggioranza in Consiglio Regionale del Veneto la Giunta regionale si impegna ad intervenire presso il Parlamento nazionale, il Governo e le autorità competenti affinché sia correttamente ed integralmente applicato l’art. 52 del Codice penale per garantire al cittadino, che detiene regolarmente un’arma, il diritto alla legittima difesa.
* Consigliere Regionale FdI/AN del Veneto
Da La Spada di Damocle n. 3 – Ottobre 2015