Mercato globale, la sfida dell’Italia e del Trentino

di Manfred de Eccher

La globalizzazione, ovvero la possibilità di comunicazione globale e di scambiare merci in tutto il mondo, ha portato alla creazione di un mercato economico unico. Il vero cambiamento introdotto dalla globalizzazione però non è lo scambio di merci da una parte all’altra del mondo, scambi che con diversa intensità sono sempre esistiti nella storia, ma il venire meno del collegamento tra prodotto e territorio, ovvero la possibilità di delocalizzare i fattori produttivi.

L’Italia dunque si trova a competere in un mercato globale unico che però ha regole di gioco  diverse in ogni Paese, in un mercato sempre più concorrenziale nel quale spesso ci si trova a dover subire la concorrenza sleale di chi, senza regole di tutela dell’ambiente e del mondo del lavoro, può produrre a costi inferiori. L’Italia, in questo nuovo contesto, ha  comunque dei valori aggiunti che le possono consentire di sfruttare le opportunità offerte dal mercato globale e di vincere la sfida della globalizzazione. Questi valori aggiunti sono la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identità, un patrimonio che non può essere delocalizzato, che non può essere copiato.

Nel settore turistico, ad esempio, e’ chiaro che il lago di Garda, le Dolomiti e il patrimonio artistico italiano non possono essere riprodotti in Cina; nel settore agroalimentare, e’ altrettanto evidente che le condizioni climatiche e di conformazione del territorio non possono essere trapiantate in Thailandia. Questi Paesi potranno copiare sottocosto alcuni prodotti ma non potranno mai copiare la capacità di innovazione e creazione degli Imprenditori italiani.

Queste potenzialità dunque non possono essere copiate o falsificate ma possono però essere soffocate, soffocate dall’eccesso di burocrazia, dall’incapacità di anteporre la meritocrazia alle clientele, dal prevalere degli interessi di parte sull’interesse generale.

Serve dunque una nuova classe dirigente, sia a livello nazionale che locale, in grado di perseguire l’interesse nazionale, in grado di far prevalere la meritocrazia  nel settore pubblico quanto in quello privato, in grado di creare le condizioni migliori per far emergere le potenzialità che l’Italia nel suo insieme e’ in grado di offrire.

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