di Penna Nera
Penna Nera non brilla certo per intelligenza e acume, ma ogni tanto, folgorato da chissà quale miracoloso colpo di genio, eleva il suo livello da “sotto la media” a “appena sufficiente“, così è successo anche oggi, mentre stancamente faceva colazione.
Tra un morso e l’altro, mentre finiva il suo cornetto, sorseggiando il caffè doppio, cercando di rendersi conto di essere al mondo, Penna Nera ha capito! Il Sindaco Andreatta ha un piano segreto per la sicurezza a Trento, un piano così geniale e innovativo, che se lo avesse divulgato, nessuno avrebbe creduto che era suo: creare più disordine, panico e senso di ingiustizia possibile, per favorire il ritorno delle Camicie Nere.
Da tempo infatti, Penna Nera cercava di capire perché il Sindaco prescelto del Partito Democratico, fosse così riluttante a fare qualcosa per la nostra città, l’ultimo dei casi mancati per far sentire la sua voce, (non che la sua voce sia proprio una cosa così gradevole, ma ci si accontenta), è stato il funerale del ladro sinti, che si è schiantato con il suo scooter, mentre scappava con la borsetta di una donna appena rapinata.
In molti si chiedono: perché il Sindaco, che dovrebbe rappresentare i cittadini, non solo “comandare“, ma soprattutto essere la loro “voce“, non ha proferito parola per rimettere al loro posto i parenti del ladro, che con l’arroganza tipica di certe fasce malate della società, hanno chiesto a gran voce che la povera donna derubata, fosse accusata della morte del ladro, rea di averlo inseguito, disturbandolo sul lavoro?
Andreatta però, con la sobrietà e la tranquillità di un bonzo tibetano, ha taciuto anche questa volta, impermeabile alle critiche e alle voci dei suoi cittadini, stanchi di sopportare angherie, anzi, in molti si sono chiesti, “se noi italiani, senza permessi di alcun genere, avessimo paralizzato il traffico per il funerale di un nostro caro, magari non un ladro morto mentre scappava con la refurtiva, avremmo avuto la scorta e il silenzio complice del Comune?“.
Ecco, visto questo e molti altri episodi simili, non poteva che essere un piano astuto e lungimirante del nostro Sindaco, quello che si nascondeva dietro i suoi imbarazzanti e ripetuti silenzi: il piano di creare una situazione così disperata, così assurda e fuori controllo, che costringesse i cittadini a ricorrere ai metodi del ventennio: le Camicie Nere.
Penna Nera è sicuro: di certo nello scantinato della casa del primo cittadino di Trento, già ci sono scatoloni pieni di camicie nere e passamontagna, manganelli assortiti e qualche tirapugni che non si sa mai e quando sarà il momento, Andreatta distribuirà il tutto ai cittadini di buona volontà che vogliono mettere un po’ di ordine in città.