Uomini ed Eroi: un legame sempiterno

di Francesco Barni

“Era il tempo degli eroi… il tempo dei miti e delle leggende…” , ecco l’abitudinario incipit di una delle più note serie televisive di successo della nostra infanzia. Era un qualcosa che ci colpiva immediatamente, scatenando in noi quella curiosità di saperne di più e d’improvviso, come fossero spuntati dal nulla, eccoli fare la loro plateale entrata in scena: gli EROI. Bei ricordi certo, ma cerchiamo di analizzare meglio come mai, queste figure, siano esse provenienti dalla miticità classica o che scaturiscano dallo studio contemporaneo degli eventi storico-sociali, stiano prendendo, ed in parte abbiano riempito una parte molto significativa del nostro immaginario collettivo e, perché no, della nostra quotidianità.

uomini-ed-eroi-2Andando alla ricerca dell’elemento portante per spiegare questo rapporto con l’umanità, dobbiamo comprendere appieno il significato classico ed etimologico della parola “EROE”; dal greco HEROS (da non confondere con “eros”, amore), significava molte cose, e, come una miriade di altre parole di origine ellenica, assorbiva e cambiava il suo significato a seconda della situazione in cui veniva utilizzato, in conformità con chi lo utilizzasse, o seguendo il pensiero dell’autore che lo citasse. EROE, GENERALE, CONDOTTIERO, FORTE, PRODE, GUERRIERO, CAPO, NOBILUOMO, SEMIDIO. Quest’ultima accezione, utilizzata per la prima volta dal noto Tragediografo greco Eschilo (525 a.C -456 a.C.) nella sua prima opera “I Persiani”, è probabilmente quella che, odiernamente preferiamo e che troviamo più calzante. Il Semidio, o Uomo divinizzato, altri non era, secondo la tradizione mitologica Achea, che il frutto dell’unione amorosa tra una divinità ed un mortale: ERACLE, ACHILLE, MINOSSE, DANAO e molti altri.

Le loro caratteristiche esteriori erano ovviamente umane e mortali ma con elementi fuori dal comune come la grande possanza fisica, l’innata scaltrezza, l’insolita rapidità e l’inossidabile volontà d’animo. Tutte qualità, quelle elencate, che vorremmo sicuramente possedere e che invidiamo a chi magari ne possiede in maggior misura. Ecco perché, tornando al motivo che ci ha spinti a scrivere questo articolo, troviamo, personalmente molto interessante la volontà di migliorarsi che l’uomo comune esprime, sognando di essere un EROE. Chi, guardando l’Odissea non ha mai riflettuto sul fascino che avrebbe avuto essere come iluomini-ed-eroi-3 Pelide, oppure come il forzuto Ercole! Chi, arrivando ai giorni nostri, uscendo dal cinema, non si scervella su quanto sarebbe bello essere possenti come Capitan America e volteggiare tra i grattacieli di Manhattan come Spider Man!!!  Dal 2008 la Marvel, nota casa editrice americana, nonché creatrice del più grande impero che ruota attorno al merchandising supereroistico, ci bombarda con continue pellicole digitali dove questi personaggi vengono messi in risalto, per non parlare dell’origine editoriale che risale ai primi anni ‘30.

Possiamo senz’altro dire quindi, che da sempre la figura eroica è punto cardine dei sogni e dei desideri inespressi del genere umano e che, attraverso di esso si potrebbe misurare l’animo di ognuno di noi.

Chiediamoci infine se, in una società contemporanea dove i valori sembrano perdersi e l’esteticità pare prendere il sopravvento, perché continuiamo a sognare che arrivi un EROE a sistemare le cose, invece di provare noi stessi a regalare quel contributo etico-sociale che se non risolvesse, sicuramente migliorerebbe moltissime situazioni, perfino la nostra.

Quindi, se ci è consentito di dirlo: SII IL TUO MIRACOLO.

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