La notte dei flopOscar

di Francesco Barni

Vi ricordate la notte televisivamente più attesa dell’anno? Quella che guardavate continuativamente per ore ed ore? Quella di cui non volevate perdervi nemmeno un minuto? La notte degli Oscar, la notte dove la settima arte si fa bella in tutto il suo splendore e dove fioccano premi di grandi prestigio uniti ai veri valori che rappresentano la società americana e mondiale. Tutto questo è finito. Sono già alcuni anni che questa storicamente significativa festa viene oscurata dall’ombra ingombrante della propaganda politico-sociale con particolare attenzione al politically correct.

Cambia la società, cambiano i tempi e le persone ed a volte non tornano più indietro. Proprio su questo punto di non ritorno si incentra la cesura che sancisce di netto la fine di un’istituzione come la premiazione di pellicole che hanno fatto la nostra Storia.

A parte le note divergenze politiche che hanno sempre contraddistinto il pre e post diretta serale, in queste ultime due/tre edizioni abbiamo assistito ad un ovvio repentino cambio di rotta nei riguardi dei film da premiare e delle loro caratteristiche. Siamo convinti che la qualità di una pellicola (digitale e non), il suo stile di regia, la maestosità della sua colonna sonora e gli attori che ne interpretano i ruoli vadano giudicati secondo canoni, oggettivi e non, che rispecchino l’esperienza di una giuria imparziale e competente. Questo, secondo il nostro modesto parere, non succede più da un bel po’ di tempo e ne abbiamo dei palesi esempi ogni giorno di più: basti pensare a tutti gli oscar assegnati alla pellicola 12 anni schiavo nel 2013, sia come miglior film sia come miglior sceneggiatura non originale, ma soprattutto come miglior attrice non protagonista a Lupita Nyong’o, per la sua discutibile interpretazione di schiava di colore che subisce frustate e sevizie di ogni genere. Pensiamo a The Revenant, con un discreto Leonardo di Caprio a cui è arrivato un Oscar alla carriera, fino ad arrivare all’esclusione di American Sniper come miglior regia.

Venendo all’edizione del 2017, la prima sotto la sgargiante Presidenza Trump, possiamo tranquillamente affermare che abbiamo raggiunto livelli tragicomici altissimi: non solo alcuni titoli sono prodotti dalle grandi aziende di distribuzione come Netflix e Amazon Prime Video (Manchester by the sea), non solo non si può vincere una statuetta se non si estrapola qualche valore buonista, unito al socialmente corretto, ma arriviamo addirittura alla Gaffe suprema.

Consegnando la busta con il premio per il miglior film, viene annunciata la vittoria del deliziosamente unico “LA LA LAND” ma, appena il cast sale sul palco ci si accorge che qualcosa non va e si urla all’errore. Causa un declamato scambio di buste e, a quanto pare ad un errore di valutazione, l’Oscar per il miglior film è stato consegnato erroneamente, quando avrebbe dovuto finire nelle mani di “MOONLIGHT”, cosa che è poi avvenuta.

Sia chiaro, di errori ne è piena l’esistenza, ma quello che lascia perplesso, per l’ennesima volta, è che, guarda caso, la Statuetta dorata sia finita nelle mani figurate di una pellicola ricca e piena di denuncia sociale, il tutto condito da una generosa dose di filo afro-americanismo come vero depositario di valori sociali.

“De gustibus non dispuntandum est” si usa dire in questi casi e sicuramente lungi da noi dal gridare al complotto, ma speriamo che il futuro non ci riservi altri finali alle “Una pallottola spuntata”, si lasci la propaganda liberal-democratica da parte, per rilanciare il cinema di qualità che ci accompagnato in tutto questo tempo.

Premi e risultati:

1) MIGLIOR FILM: MOONLIGHT di Barry Jenkins                                                     voto 5

2) MIGLIOR REGIA: LA LA LAND (DAMIEN CHAZELLE)                                       voto 7,5

3) MIGLIOR ATTRICE: LA LA LAND (EMMA STONE)                                              voto 8

4) MIGLIOR ATTORE: MANCHESTER BY THE SEA (CASEY AFFLECK)              voto 6

5) MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: BARRIERE (VIOLA DAVIS)         voto 4

6) MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: MOONLIGHT (MAHERSHALA ALI)                                                                                                                                                                  voto 5

7) MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: MANCHESTER BY THE SEA         voto 5,5

8) MIGLIOR FILM STRANIERO: IL CLIENTE   (IRAN)                                               voto 4

9) MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE: ZOOTROPOLIS                                                  voto 5

10) MIGLIOR FOTOGRAFIA: LA LA LAND                                                                      voto 7

11) MIGLIOR SCENOGRAFIA: LA LA LAND                                                                    voto 7

12) MIGLIOR MONTAGGIO: LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE                        voto 7,5

13) MIGLIOR COLONNA SONORA: LA LA LAND                                                           voto 7

14) MIGLIORI COSTUMI: ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI                  voto 6,5

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