La finestra di Overton

di Guerrino Soini

Joseph P. Overton (1960 2003), esperto in strategie di mercato, ha elaborato, nella sua breve vita, un’interessante teoria denominata “ finestra di Overton “. Tale teoria tende a far comprendere come una cosa oggi generalmente ritenuta inaccettabile possa, in un lasso di tempo adeguato e con modesti cambiamenti progressivi, diventare socialmente accettabile. Le cinque fasi del percorso individuato dallo studioso partono da una nuova idea, per se vietata ed inaccettabile, dopo poco tempo e con un’adeguata azione dei media essa è sempre vietata ma con delle eccezioni, proseguendo nella stessa direzione (tempo e azione mediatica) questa idea comincia a prendere forma e diventa razionale e quindi condivisibile, a questo punto tutta la società (o una parte di essa) la troverà socialmente condivisa ed i suoi membri si adopereranno per applicare alla nuova idea una normativa adeguata che imponga la stessa a tutta la società per legge.

Tale teoria, che richiama quella più nota della rana bollita, altro non è se non una tecnica di persuasione delle masse che mira ad orientare la popolazione verso idee e concetti determinati da gruppi di potere, non sempre ben definiti e chiaramente riconoscibili, che nella realizzazione di questo disegno trovano dei vantaggi. E’ chiaro che l’oggetto dell’applicazione di questa tecnica siamo noi, non altri.

Questa teoria la vediamo oggi, scientificamente applicata, su temi eticamente sensibili quali i matrimoni tra soggetti dello stesso sesso, le adozioni da parte di coppie omosessuali, l’introduzione della teoria del Gender nella scuola. Ad esempio, per quanto riguarda la teoria del gender da introdurre nella scuola si è partiti qualche anno fa con l’approntamento di corsi sulle relazioni tra i generi, corsi che all’apparenza non hanno nulla di particolarmente osceno, nulla che faccia pensare a qualcosa di meno che lecito o che possa intimorire le famiglie sulla loro applicazione nelle lezioni impartite ai propri ragazzi. Sennonché questi corsi altro non si rivelano se non il preludio ad un’azione diversa e più sostanziosa che ben si configura se andiamo a leggere i vari DDL in discussione in Provincia di Trento o a livello nazionale. In Trentino il DDL Omofobia fa chiaro riferimento alla teoria del GENDER. Evidentemente siamo in due momenti diversi: oggi nella fase della nuova idea ancora inaccettabile ma con delle eccezioni, il DDL ci proietta nella fase della nuova idea socialmente condivisa alla quale si cerca di applicare una normativa con imposizioni e restrizioni regolate per legge; ma l’Assessora non può far finta di non capire che la direzione che lei stessa sta facendo prendere alla scuola è ben diversa da quello che sta così animatamente predicando.

Così è anche in campo nazionale sulla questione dei diritti degli omosessuali e del matrimonio gay, se ne parla, s’introduce l’idea dei diritti individuali con i quali nessuno è in disaccordo, gli strumenti d’informazione fanno pressione sull’opinione pubblica, si fa largo il concetto dell’idea razionale e quindi condivisibile e si prova a legiferare in tal senso, anche se la stragrande maggioranza della popolazione è in netto disaccordo con quanto scritto nei provvedimenti proposti da Scalfarotto, Cirinnà, Fedeli.

Il fatto è che siamo vittime del tentativo di ricondurci ad un pensiero unico e, possibilmente, debole. C’è in atto un tentativo, forte, di creare un nuovo ordine mondiale ordito dai poteri forti ai quali facevo riferimento prima, poteri forti non sconosciuti ai leaders nazionali (o presunti tali) che nel Bilderberg hanno trovato e trovano fonte d’ispirazione. E’ facile pensare che questo pandemonio sia ordito da associazioni di lesbiche, gay, bisessuali transessuali (LGBT), ma anche queste, altro non sono se non soggetto passivo di questo tentativo atroce, vittime (se pur ampiamente sostenute e foraggiate) della follia che prevede il mondo intero in mano a pochi, pochissimi potenti e vede tutti noi servi della gleba, proni al loro volere.

Anche l’eccezionale flusso migratorio al quale siamo sottoposti risponde bene a questa strategia, l’Europa, secondo i piani di questi personaggi, diventerà schiava di questo progetto sciagurato perché, privata del proprio orgoglio popolare, non sarà in grado di risollevare la testa, vittima di conflitti sociali e guerra tra poveri, e tenere testa a quello che gente senza scrupoli e con un capitale inesauribile sta concretamente cercando di porre in atto. A questo delirio di onnipotenza possiamo rispondere solo riappropriandoci del nostro pensiero e della capacità di ragionare con la nostra testa, mettendo in second’ordine quello che quotidianamente ci viene propinato dai media. Dobbiamo filtrare le notizie ed i messaggi subliminali con il buon senso del nostro cervello. E’ necessario recuperare la capacità di comprendere i fatti ed opporci con le forze di cui disponiamo al disegno criminoso di annullamento della nostra personalità.

Da La Spada di Damocle n. 2 – Settembre 2015

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